Ti
ho visto venire alla luce: subito mi apparisti come un mostriciattolo sporco e
senza vita, a me che ti avevo da tanto sognato bello come il sole.
Momenti di smarrimento nei quali la ragione cede all’orgasmo e al timore; poi,
folgorante come un raggio di luce improvvisamente penetrato nel buio di una
stanza, il tuo primo vagito! il miracolo della vita si è ripetuto
ancora una volta, per me.
Il
cuore in festa verrebbe cantare al mondo la sua gioia con parole
mai dette prima,vorrebbe elevare alla vita il suo inno scoppiettante d’amore e
di felicità, ma non può,non sa; soltanto il battito disordinato e furioso ed
una lagrima, per celebrare l’evento.
Son
passati parecchi giorni: sei diventato,almeno ai miei occhi, bello come il
sole, così come ti avevo sognato; ho colto i tuoi primi sdentati sorrisi
e le tue comiche lagrimucce, ti tengo fra le mie braccia inesperte, sento la
tua manina aggrapparsi alla mia mano...gigante, ti accarezzo, ti parlo,ti sorrido,ti
sgrido,ti spio nel sonno,il mio pensiero ti è sempre vicino,di te vivo e sogno.
Sogno di vedere realizzate in te le mie aspirazioni inappagate,di vederti
crescere felice ed onesto, fortunato e in gamba, sogno per te
quello a cui ogni padre aspira per il suo... principe ereditario.
I
giorni, i mesi, gli anni passeranno lenti e veloci ad un tempo: ti sentirò
balbettare “mamma” o “papà” (non importa chi chiamerai per primo),ti aiuterò a
muovere i primi passi,trepiderò per la tua salute,ti sculaccerò, ti
accompagnerò a scuola e seguirò i tuoi studi; ti sarò vicino finché non sarai
in grado di spiccare il volo.
La
vita potrà anche portarti lontano da me,non importa. Quando,vecchio e
stanco, vorrò tornare giovane e averti ancora con me, non avrò che
da chiudere gli occhi;in punta di piedi entrerò nella modesta stanza che t’ha
visto nascere,mi siederò accanto al tuo lettino, mentre da un nascosto
angolino del mio cuore il vecchio carillon trasmetterà ancora il mio motivo
preferito: il tuo primo vagito,il mio momento magico.
(1959)
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