venerdì 7 dicembre 2012

le scarpe marrone del nonno


Questa è la nonna Anita, com'era bella! E' morta quando tu non eri ancora nato. E questo sono io, avevo la tua età, vedi, sullo sfondo c'è il teatro Garibaldi, l'hanno distrutto le bombe nel 1943.
Questa è la Torre di Ligny, si fa la doccia con gli spruzzi del mare che si rompe sugli scogli. Qua, guarda, con la frangetta sugli occhi sono ancora io ... Sulla spianata di Bonagia, il giorno dell'Ascensione
...Si andava a piedi o in calesse, di primo mattino, ad immergere i piedi nell'acqua fredda del mare, che a quell'ora era benedetta, e poi noi ragazzi a rincorrerci su e giù, a perdifiato, in attesa della colazione: fave fresche bollite, qui le chiamate baccelli, e uova sode col pane nero di campagna, e il torrone di mandorle fatto in
casa, lucido, croccante!
La sera, poi, il nonno ci portava alla marina, quanta gente! La banda degli Artigianelli suonava pezzi d'opera, che noia, ma guai a fiatare, ci avremmo rimesso il gelato, un cono da mezza lira, sì mezza lira, una cosa enorme, torrone e pistacchio.
- Aspetta, aspetta, nonno, perché volti pagina? E questo ragazzino chi è? Non mi dire che sei tu, nooo ... Com'eri buffo. Ma come ti avevano conciato! che fai tutto sbilenco con codesto braccino levato a mezzaria? 
E questo fez come i vu' comprà, ma che era Carnevale?
- Vedi, caro Ken (ma che razza di nome), come ti posso spiegare ... A quei tempi eravamo tutti militari, fin dalla nascita, giovani e vecchi donne e bambini, e ognuno, secondo l'età, aveva la sua uniforme ... Come ci divertivamo! Ricordo, non ci posso pensare, che mi sono giocato la promozione a "balilla moschettiere" perché con la divisa portavo scarpe marrone (le uniche che possedevo) anziché nere: "Scalcinato!", mi fulminò l'istruttore (un amico di famiglia, professore di lettere e, a tempo perso, "Console dellaMilizia" con fiero cipiglio, panza in dentro e petto in fuori, come si usava allora, quando ancora non erano in voga certe frivolezze come i concorsi per le miss .
Ma che fai? Basta! Ancora Coca Cola? a litri te la scoli! Ai tempi miei ... ! - 
(racconto pubblicato nell'edizione fiorentina
 della "Repubblica" del 14 febbraio 1993 
per il concorso "Sessant'anni raccontano" in trenta righe)
la foto in divisa da "balilla" mi riprende con mia madre

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