asterischi di molti anni fa:
oggi = ieri
ieri = domani ?
oggi = ieri
ieri = domani ?
Può capitare di...
CHIEDERE all'Ufficio “competente” che fine abbia fatto l'annosa liquidazione della
tua liquidazione e sentirti rispondere che è a buon punto, al punto che ti
liquideranno per ben 53 anni di servizio,
in luogo dei 44 effettivamente maturati. A questo punto, il fugace imbarazzo
per l'errore in cui è incorsa... la collega sarà prontamente coperto con
l'assicurazione che si provvederà con sollecitudine alla rettifica e che,
senz'altro, riceverai il pingue assegno a domicilio, entro... diciamo tre mesi.
Allora, per il ritardo, potrei chieder gli interessi!
- insinuerà candidamente l'in («rosaio.
- Certamente, ma ovviamente tramite causa!
A quel punto, non saprai più se arrabbiarti per il danno e la beffa
subiti, o prenderti la magra soddisfazione di far notare, dottamente quanto
pedantemente, che con i tempi che corrono il fare causa non sarebbe un buon tramite (latino: frames “ scorciatoia) per ottenere il dovuto.
ESSERTI precipitato, a metà dicembre,
a versare il canone televisivo, un po'
per togìierti
il pensiero, un po' allettato dal miraggio
dei ricchi premi di Telelortuna che la RAI
mette a disposizione degli abbonati vecchi e nuovi, purché beninteso in regola
con l'abbonamento.
E ciò, nonostante il diverso
avviso di tua moglie la quale, saggiamente, sostiene che per pagare e morire (…
corna tacendo = ma è solo un modo dì dire, si affretta a precisare) c'è sempre tempo.
E, infatti, mal te ne incolse perché, avresti dovuto ricordarlo, come
ogni anno a fine dìcembre, dopo tormentate ponderazioni burocentesimali, gli
organi governativi hanno fatto scattare la tagliola della revisione del
canone.
Quindi, altra coda (e altre settecento lire di tassa postale) per
versare la differenza di lire 6.005. sperando che le cinque lire ti siano
condonate dalla benevolenza dell'impiegato postale,
Se. invece, sei ancora arroccato a! vecchio televisore in bianco e nero
(escludendo ogni ipotesi di truffaldino scolorimento) e non avevi ancora
provveduto, paghi 119.995 lire, ma nessuno ti darà le cinque lire di resto, ma in
compenso avrai risparmialo le 700
lire della seconda tassa postale,
Come vedi, qualche volta anche tua moglie ha ragione.
ESSERE lasciato appiedato dall'irremovibile nocchiero dell'ATAF (il codice di navigazione non consente strappi!) che, alla fermata - capolinea dell'autobus, una volta chiuse le portiere, non lasciandosi commuovere dalla tua manina che implora l'imbarco, ingrana la marcia e via. Ma. non si era detto: «Bussate e vi sarà aperto?!
SPREMERSI le meningi, giorni e giorni, per stabilire quante strette di mano, con relativi inchini e sorrisetti di circostanza, siano scambiati, diciamo, da cento persone convenute poniamo il caso per una cerimonia ufficiale, una delle tante, un party, un vernissage d’arte: et similia.
Consultati inutilmente mio figlio e i suoi trattati di matematica, ho finito col fare ricorso al metodo sperimentale, quello volgarmente chiamato alla fimminina, e alla fine ne ho ricavato questa regola (metodo induttivo): si moltiplica il numero delle persone convenute (100) per la metà del suo numero
antecedente (99:2 = 49,5). Risultato: 4950 strette dì mano, con altrettanti inchini e .sorrisetti. Da precisare, per la… precisione, che questo è il totale, mentre
per ciascun partecipante le strette di mano saranno soltanto novantanove: il numero, cioè, dei convenuti meno la persona
considerata, la quale non stringerà la mano a sé stessa se non al fine di strofinarsela
energicamente, di tanto
in tanto, per rimetterla
in condizioni di proseguire la fatica.
C'è
comunque da rimanere con la bocca storta e la mano anchilosata., ecco come sì spiega che, ad ogni
riunione del genere, segua
(e mai preceda) inevitabilmente un rinfresco di rinfrancamento che, per quanto generoso, non sarà però
sufficiente ad arginare ed assorbire le massicce ondate offensivw di
dame e cavalieri dai gomiti
d'acciaio alla carica (che poi sarebbe la… scarica) del buffet.
VENIRE a sapere che giace ancora in Parlamento il disegno di legge per rendere obbligatorio l’insegnamento del nuoto nella scuola dell'obbligo.
Ne sollecitiamo l'approvazione: con questa scuola che fa acqua da tutte le parti, salviamo almeno i nostri figli!
Ne sollecitiamo l'approvazione: con questa scuola che fa acqua da tutte le parti, salviamo almeno i nostri figli!
LEGGERE su una pubblicazione scientifica che il corpo perde completamente la pelle ogni 7- 10 giorni , al ritmo di 50.000 scaglie il minuto,
Personalmente temo che si tratti dì una delle solite “americanate”: non si spiegherebbe altrimenti come certe facce di bronzo di nostra conoscenza,campassero cent'anni, non cambiano mai.
APPRENDERE dalla solita rivista specializzata che, secondo uno scienziato, una dieta ricca di sale fa nascre figli maschi, una insipida figlie femmine.
Sarebbe
quindi scientificamente dimostrato che le donne non hanno sale in zucca!
SENTIRE dell’esistenza di una direttiva CEE, diventata legge nazionale, la quale prescrive tutta una serie di misure per la protezione degli animali durante I trasporti internazionali.
E chiedersi: a quando una legge che protegga noi, animali “superiori”, durame i viaggi nazionali?!
ESAMINARE lunghe relazioni, con relativi consuntivi di bilancio, pubblicate a pagamento sui giornali da enti pubblici per magnificare l'attività svolta e i risultati raggiunti.
Con
le cifre, sono di una precisione che fa tenerezza e chec può farci dormire sonni tranquilli per la scrupolosità di stampo
ottocentesco con cui è amministrato il nostro denaro. Si può,
ad esempio, leggere: fondi somministrati per
lavori pubblici: lire 21.785.767.521. Ci rendono il conto anche delle 21 lire!
Quanto ai conto dei
miliardi, quello è…
un altro conto Sono grosse cifre non accessibili ai profani: a loro basta pagare le tasse.
SOFFERMARSI ad ammirare sui muri della Facoltà di Architettura le esercitazioni pittoriche dei nostri goliardi, con simboli e scritte a vernice rossa e nera che sono altrettanti messaggi di cultura e di vita. Una di esse recita: “Occupare le case, le piazze, la vita”
Nell'attesa, i nostri giovanotti occupano il loro tempo imbrattando i muri.
È
facile diagnosticare che, indipendentemente dalla carriera di architetto, un'occupazione da imbianchino non gli mancherà mai!
ASCOLTARE da parte di rappresentanti del Governo, accorati, autorevoli inviti rivolti ai cittadini (ormai definitivamente inglobati nell'anonimo gregge della gente) per sensibilizzarli al risparmio energetico che, con l'ecologia e l'Europa del '92, è la salsa verde presente in tutti i piatti della giornata..
Lodevole
proponimento, niente da eccepire, che tende - oltre al risparmio di notevole
risorse finanziarie, cosa che non guasta - alla tutela dell'ambiente, già così pesantemente
degradato dall'inarrestabile corsa al consumo, cui corrisponde, in misura direttamente
proporzionale, un diffuso comportamento dettato da irreversibile egocentrico
menefreghismo.
Al malcapitato cittadino, che si presenta in un pubblico ufficio,
capita però immancabilmente di essere abbagliato da un pretenzioso, quasi
arrogante, sfavillio di luci (cosa avranno poi da mettere in mostra resta
tutto da....chiarire), presenti o aasenti i titolari, d'inverno o a ferragosto,
di mattina o di sera, consumato - alla faccia dello chef - nella totale
indifferenza delle mezzemaniche, dei loro Superiori, della Corte dei Conti e
degli altri organi di controllo, e naturalmente della stessa gente,
destinataria del la bolletta.
Questa delle lampadine, la mia cupio
tenebrarum, lo confesso, è finita col diventare il mio chiodo fisso.
Un male…oscuro.
Un male…oscuro.
Alla richiesta di chiarimento sulla sibillina, ingiunzione, l'innocente,
ignaro postino adombra la possibilità che possa trattarsi di una tassa dovuta
per la. verifica da parte dei doganieri.
Ma, di grazia, i doganieri
non sono già pagati per verificare la merce che entra, nel territorio
nazionale?
Bah!! In conclusione,
nonostante il detto, ti tocca fare il fesso e… pagare il dazio.
L'elezioni
Nun mi canusci nuddu, tuttu l'annu,
sugnu un viddanu, un tintu scarpunazzu;
ora su' tutti cca chi vennu e vannu,
cu' mi tira la manu, e cu' lu vrazzu;
sinu 'ncampagna mi vennu a circari,
nun c'è nè vui nè zzu', ma Vitu caru;
su' tutti cirimonii, e lu parlari
diventa meli ed era feli amaru.
Stanotti, a mezzanotii, era curcatu:
-tuppi tuppi - Cu' è ddocu? - Apri, minchiuni,
- (Chi sunnu li patruna?) Ora curcatu
sugnu - Cca c'è lu sinnacu, putruni.
Lu sinnacu di notti, cca, nni mia?!
A pedi 'nterra affacciu a la finestra;
lu sinnacu e l'amici 'ntra la via.
lu puntuneri e 'na guardia campestra.
Cu' mi dici ca sugnu di li fidi,
cu' mi voli purtari a cunsiggheri,
cu' mi prumetti li favi e li gidi,
cu' ca mi livirà l'arti e mesteri:
lu munnu sanu lu fannu e lu sfannu;
e poi, cuntenti ca sugnu un minchiuni,
mi dunanu la scheda e si nni vannu;
lu mi stinnicchiu supra lu pagghiuni.
Un quarticeddu 'un passa e sentu arreri
-tuppi tuppi- a la porta; apru, a cu' viu?
Don Virticchiu, du' mastri ed un camperi...
teniti fermu cannarozzu miu!
"lu sinnacu è un birbanti, e l'assessura
sunnu latri di passu; un cunsiggheri,
scanciu di fari a la chiesa li mura,
ci fici l'oricchini a so' muggheri;
"e nautru ci accattò 'na bedda vesta...
ci sunnu cosi chi 'un si ponnu diri;
ma nui, vui lu sapiti, genti onesta,
....e mi proji la scheda e cinci liri...
Binidittu l'amuri chi mi tenni!
Ci sbattivi la porta 'ntra lu mussu,
gridannu: lu zzu Vitu, nun si vinni,
ca è tuttu un pezzu e un culuri, russu;
e lu sapemu, tutti latri siti,
lu sapemu pirchì v'arriminati,
quannu a la casa granni vi junciti
macari li maduna ci scippati;
Faciti li cuntratti a fantasia
cu l'amici cchiù latri e sbrigugnati;
pagati 'na crapuzza comiu a mia
ed aviti li mànnari fidati.
Cumarca di latruna, jitivini,
ca tutti loi sapemu, li magagni;
va jitivi a circari a cu' si vinni;
iu votu cu la lega, su' cumpagni!
di Vito Mercadante (1873/1936)
il cosiddetto "poeta sindacalista" di Prizzi
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