intrando nelli cortigli
[…]
Sempre nello stesso periodo (XVI sec. =
ndr) a Trapani era cøstumanza da parte di sfaccendati e dì buontemponi, andare
per le viuzze ed i vicoli, facendo gran baccano, chiamando per nome le donne,
insultandole e rinfacciando loro colpe infami che, spesso, provocavano il
risentimento dei mariti. Per eliminare questo sconcio è dovuto intervenire il
Presidente del Regno di Sicilia con la presente ingiunzione:
«Carolus-Joanna.
«Magnifice vir regie fidelis dilecre. Tenemo
informatione in questa Cita de Trapane esseri una abusione et pessima
corruptela ne li giorni di carnalivari, ciò che molti persuni coadunati insemi
in diversi squatri et compagnii solino andare cossì di giorno come di notti in quelli ultimi
giorni di carnalivari circuendo la cita, gridando insemi ad alti vochi, con
molti paroli inhonesti chiamando li donni di una in una per nomo, comportamenti
et signi inhonestissimi, intrando nelli
cortigli di li donni onesti e di bona conditiøni quilli provocando publicamenti
dichendøli li loro difecti et infamandoli con falsità lo pio di li volti,
intanto chè per questi occasioni è successo alcuna volta la morte di alcuni
donni ammazzati da li proprii mariti, et essendo questi casi tanti addominabili
et contro l’honore de Deo principalmente e, in dampno gravissimo delle animi et
in molto dishonore dello cita. Mi ha parso si habia di estirpare cossì enormi
consuetudini, et con la presenti vi ordinamo et espresse comandamo, che di
subito vogliati fare promulgare bampni penali, chi pesuna alcuna di
qualsivoglia grado, stato et conditioni se sia, non presumma continuare questi
acti cossì dishonesti et pessima consuetudine; et contre li trasgressori
prochediniti a la executione de li peni et ad carciratione, prendendo li debiti
informationi e quilli trasmettendo a la regia thesauria ad effecto chi per noi
si poza provedere a la condigna punitioni come conveni in cosi et excessi di
tanto malo exemplo, certificandone che quando per vui non si usassi la debita
diligentia sarriamo forzati provedere con li opportuni remedii.
Datum panhormi die XXXI Ianuarii III Inditionis 1545. El
marchese de Terranova vidit thesaurarius- Alfonsus prodrothonotario- Dirigitur
magnifico capitaneo civitatis drepani»1.
1Protonotaro
del Regno - Rcg. 281 anno 1544-45 fot. 5 r.
Da “I
simboli del tempo di Antonio Calcara – edito dall’Associazione per la Tutela delle Tradizioni
popolari del Trapanese (1982 - 1992) – premessa di Salvatore Valenti
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